Descrizione
Le Miniere di Terzorio sono l’unica realtà estrattiva del Ponente Ligure. Il periodo di estrazione del minerale risale al XIX secolo, ad opera di una compagnia mineraria belga che ha operato dal 1850 al 1857; l’interruzione delle attività è dovuta alla scarsità di minerale di Galena Argentifera e dagli ingenti costi di trasporto, che vedevano il materiale estratto portato fino a Nizza, dove erano presenti i forni per fondere il minerale, da cui si ricavano i metalli Piombo e Argento.
Il sito Minerario di Terzorio si presenta diviso in due gallerie denominate Miniera Est e Miniera Ovest, secondo una leggenda popolare esisterebbe una terza cavità della quale, probabilmente a causa del crollo della sua entrata, si sono perse le tracce, ma che si troverebbe nelle vicinanze delle altre due.
La Miniera Est è lunga 66 metri, il pavimento è ricoperto da detriti di estrazione e nella sua parte finale si apre una diramazione, che dapprima ha un andamento in salita e poi in discesa dove termina in un piccolo slargo. Il soffitto è caratterizzato da piccole colate stalattitiche e le pareti sono ricoperte dalle tracce del minerale che, illuminati dalle torce, creano magnifici riflessi e giochi di luce.
La Miniera Ovest è lunga circa 40 metri, l’ingresso è stato alterato da recente fenomeni di crollo, superato l’accesso la galleria presenta la caratteristica sezione a semi-botte; a 15 metri dall’ingresso si trova un bivio caratterizzato da un notevole deposito di clasti eterometrici, mentre il pavimento è prevalentemente occupato da depositi di argilla.
Lo studio interno delle Miniere è stato realizzato da un team di speleologi autorizzati, per questioni di sicurezza l’ingresso alle stesse è tassativamente vietato ai visitatori.
Modalità di Accesso
L'ingresso alle Miniere di Terzorio è tassativamente vietato.
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Pagina aggiornata il 18/01/2024 23:52:00